Prendi ogni relazione e considera come la sentiresti se fosse un “avanti e indietro”.
Chi sta dando e chi sta prendendo? l’ascoltatore o essere ascoltati? Apprezzare o essere apprezzati? essere di sostegno o fragili? Se arrivi a identificare uno squilibrio forte, sii specifico nel tuo diario su quello che sta succedendo. Quando te la senti, a tuo comodo, prendi in considerazione di parlare all’altra persona sul come riportare in equilibrio le cose fra voi.

Prendi in considerazione le dinamiche del connettersi e disconnettersi. Prendi ogni relazione e scrivi tre cose che ti fanno sentire fortemente connesso all’altra persona e tre cose che ti fanno sentire disconnesso. Cose come la religione, la politica, il sesso e le buone maniere possono essere forti agenti di connessione o disconnessione. Lo stesso vale per le emozioni. Una collera giustificata può essere qualcosa che connette mentre l’ostilità diffusa e generica è un agente di disconnessione. Guardando la lista, rifletti sul come puoi potenzialmente parlare all’altro su entrambi gli aspetti che accadono regolarmente
di connessione e disconnessione.

Scrivi nel diario quale comportamento dell’altra persona ti coinvolge, ma poi alla fine ha un effetto negativo su di te. Per esempio potresti essere eccitato dalle persone che vivono situazioni drammatiche, ma scopri che il dramma si sviluppa fra voi due quando ti coinvolgi troppo con l’altro. Ora scrivi di ogni volta che hai gestito le cose per essere distaccato-i risultati sono stati più positivi? Un sano distacco si sviluppa gradualmente e ha bisogno di essere rinforzato con il ricordarsi delle volte in cui il distacco ha funzionato meglio dell’essere troppo coinvolti.